Presso la Biblioteca Pubblica Regionale di Cracovia, si è svolta la conferenza stampa transnazionale del progetto europeo PRHyUS (“Promoting Renewable Hydrogen Utilization for a Sustainable and Greener Europe”). L’evento, organizzato dall’Associazione dei Comuni della Rete Polacca “Energie Cités” in collaborazione con la Regione Campania (capofila), ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti del settore energetico e giornalisti provenienti da diversi Paesi europei. L’iniziativa si inserisce in un programma di tre giorni dedicato allo scambio di buone pratiche, workshop interregionali e visite studio, con l’obiettivo di promuovere l’adozione dell’idrogeno rinnovabile come vettore chiave per la decarbonizzazione industriale e la transizione energetica sostenibile.
Obiettivi e contesto del progetto
Il progetto PRHyUS nasce con l’intento di sostenere e diffondere la domanda e l’applicazione pratica delle tecnologie avanzate dell’idrogeno nei settori industriali, dei trasporti e residenziali. L’iniziativa si propone di identificare e superare le barriere esistenti alla diffusione dell’idrogeno rinnovabile, favorendo la collaborazione tra enti pubblici, istituti di ricerca e industria. In particolare, il progetto mira a rafforzare gli strumenti di policy regionali, promuovere investimenti mirati e facilitare la creazione di ecosistemi locali dell’idrogeno.
Interventi dei relatori
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti rappresentanti dei principali partner del progetto, offrendo una panoramica sulle sfide e sulle opportunità legate all’idrogeno rinnovabile in Europa.
Tra questi, Maria Teresa Perreca (Regione Campania, capofila del progetto) ha aperto i lavori sottolineando il ruolo della Campania come regione leader nell’ambito delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ha evidenziato come l’idrogeno rappresenti una soluzione strategica per l’accumulo di energia pulita e per la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, contribuendo così all’indipendenza energetica e alla sostenibilità ambientale. La Campania, grazie a investimenti e bandi pubblici, si pone come esempio virtuoso nella promozione di tecnologie innovative e nella creazione di sinergie tra attori pubblici e privati.
Camilla Gusperti (Fondazione Eni Enrico Mattei, Italia) ha posto l’accento sull’urgenza di accelerare l’adozione dell’idrogeno, soprattutto nei settori industriali ad alta intensità energetica, ancora fortemente dipendenti dai combustibili fossili. L’Unione Europea considera l’idrogeno rinnovabile un pilastro essenziale della transizione verde, fissando obiettivi ambiziosi per il 2030 e il 2050. Gusperti ha illustrato il contributo di PRHyUS nell’analisi territoriale e costi-benefici, finalizzata a valutare gli impatti ambientali, sociali ed economici e a individuare ostacoli e opportunità per l’adozione industriale dell’idrogeno.
Mihai Iuga (Agenzia di Sviluppo Regionale Centru, Romania) ha presentato le iniziative della Romania, con particolare riferimento alla contea di Mureș. Qui, il progetto punta a ridurre le emissioni del 45% entro il 2030, proteggendo posti di lavoro e garantendo la sicurezza della filiera agroalimentare e dei fertilizzanti. Tuttavia, Iuga ha evidenziato le difficoltà legate all’integrazione di nuove tecnologie, ai costi elevati e alla mancanza di un quadro normativo adeguato. La Romania sta avviando piani di transizione e progetti pilota per l’uso di idrogeno verde, ma necessita di un rafforzamento delle politiche e delle infrastrutture per favorire una diffusione su larga scala.
Paweł Brusiło (Rete Europe Direct, Polonia) ha sottolineato che l’idrogeno non costituisce una soluzione universale, ma rappresenta uno strumento fondamentale per la decarbonizzazione dei settori più difficili da elettrificare. In Polonia, sono già attivi progetti concreti come autobus a idrogeno e infrastrutture di rifornimento, oltre a iniziative industriali che utilizzano idrogeno prodotto localmente. Brusiło ha rimarcato l’importanza di tradurre le ambizioni europee in ecosistemi regionali funzionanti entro il 2030, attraverso la creazione di corridoi, contratti e ricavi locali.
Temi chiave emersi dalla conferenza
Durante la conferenza, i relatori e i partecipanti hanno condiviso alcune riflessioni fondamentali:
In primo luogo, è stata ribadita la centralità della decarbonizzazione industriale. Le industrie cosiddette “hard-to-abate”, come la siderurgia, la ceramica e la produzione di cemento, sono caratterizzate da processi che richiedono elevate temperature e che risultano difficili da elettrificare direttamente. In questi settori, l’idrogeno rinnovabile rappresenta una soluzione strategica per sostituire i combustibili fossili e ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra. Il progetto PRHyUS si propone di accompagnare queste industrie nella transizione, fornendo strumenti di analisi, supporto alle policy e promozione di investimenti mirati.
Un secondo aspetto di rilievo riguarda la mobilità sostenibile. In Polonia, l’introduzione di autobus alimentati a idrogeno e la realizzazione delle prime infrastrutture di rifornimento costituiscono esempi concreti di come l’idrogeno possa contribuire a decarbonizzare il settore dei trasporti pubblici. Queste iniziative non solo riducono l’impatto ambientale dei trasporti, ma fungono anche da modello replicabile per altre regioni europee interessate a sviluppare soluzioni di mobilità pulita.
La conferenza ha inoltre sottolineato l’importanza di sviluppare ecosistemi locali dell’idrogeno, ovvero reti regionali integrate che comprendano la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno rinnovabile. La creazione di queste infrastrutture territoriali è fondamentale per garantire la disponibilità e l’accessibilità dell’idrogeno alle imprese e agli utenti finali, favorendo così la crescita di una filiera locale e la generazione di valore economico e occupazionale nei territori coinvolti.
Infine, è stato evidenziato come l’innovazione politica sia un elemento chiave per il successo della transizione verso l’idrogeno rinnovabile. Il progetto PRHyUS si impegna a rafforzare gli strumenti di policy a livello regionale e nazionale, al fine di sbloccare nuovi investimenti e favorire una più ampia adozione delle tecnologie a idrogeno. Questo processo passa attraverso la condivisione di buone pratiche, l’aggiornamento dei quadri normativi e la definizione di strategie comuni tra i diversi partner europei, con l’obiettivo di rendere l’idrogeno una componente strutturale della transizione energetica continentale.
Struttura e partner del progetto
PRHyUS è un progetto quadriennale (maggio 2025 – luglio 2029), cofinanziato dal programma Interreg Europe con un budget di 1,85 milioni di euro. Riunisce nove partner provenienti da otto Paesi europei e Stati candidati, affiancati da autorità politiche associate. L’obiettivo è migliorare sette strumenti di policy regionali per favorire l’adozione dell’idrogeno nei settori dell’industria pesante, della mobilità e del riscaldamento.
I partner principali includono la Regione Campania (Italia, capofila), la Fondazione Eni Enrico Mattei (Italia), l’Associazione dei Comuni della Rete Polacca “Energie Cités” (Polonia), la Free University of Brussels (Belgio), la Città di Gradiška (Bosnia-Erzegovina), la Camera di Commercio e Industria della Serbia (Serbia), Tenerrdis (Francia), l’Agenzia di Sviluppo Regionale Centru (Romania) e la Regionalmanagement Nordhessen GmbH (Germania). Tra le autorità associate figurano la Provincia di Mantova, la Città di Bydgoszcz, la Regione Auvergne-Rhône-Alpes e la Spatial Planning Association Kassel Region.
Attività e risultati attesi
La conferenza stampa di Cracovia si inserisce in un programma di tre giorni che prevede scambi di personale, workshop interregionali e visite studio, tra cui la visita alla stazione di rifornimento a idrogeno di Rybnik e al nuovo Hydrogen Competence Centre dell’Università della Slesia. Queste attività mirano a mostrare come l’idrogeno rinnovabile stia già contribuendo a trasformare le economie locali e a rafforzare le competenze regionali.
Nel corso del progetto PRHyUS, si prevede di migliorare sette strumenti di policy regionali legati all’idrogeno, sostenere la creazione di ecosistemi locali dell’idrogeno, facilitare la decarbonizzazione industriale, la mobilità sostenibile e il riscaldamento pulito, nonché condividere risultati e buone pratiche in tutta Europa per favorire la replicabilità e l’impatto a lungo termine.
Conclusione
PRHyUS rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione interregionale possa accelerare la transizione energetica pulita, collegando conoscenze, strumenti e strategie oltre i confini nazionali. Entro la fine del progetto, i partner si impegnano a consegnare piani d’azione concreti e miglioramenti politici, aprendo la strada a un uso più ampio dell’idrogeno rinnovabile e a un futuro più sostenibile per l’Europa.



