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Il sistema aerospaziale della Campania compie un nuovo passo da protagonista nel panorama internazionale della ricerca scientifica e tecnologica spaziale. Sottoscritto dal direttore generale dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Luca Vincenzo Maria Salamone, il contratto con la ALI S.p.A. del Gruppo campano Space Factory per lo sviluppo di due minilaboratori di nuova generazione, denominati MiniLab 3.0, quali carichi utili del microsatellite IREOS-0.

Si tratta della prima missione del programma IRENESAT-ORBITAL di sperimentazione nel campo delle life sciences e biopharma in condizioni di microgravità.

I MiniLab 3.0 sono mini-laboratori intelligenti di piccole dimensioni (2U), sviluppati con tecnologie proprietarie, unici per la loro capacità di gestione e controllo in tempo reale degli esperimenti nello spazio in ambiente controllato.

Il MiniLab è il frutto di un lavoro di ricerca, di innovazione e di sperimentazione durato anni e sostenuto passo-passo dalla Regione Campania attraverso le risorse messe a disposizione dalla politica di coesione europea (Avvisi Startup e Tech Transfer – POR Campania FESR 2014/2020) anche nell’ambito della Strategia di Specializzazione intelligente (RIS3 Campania) che ha individuato l’Aerospazio come uno dei dieci Ecosistemi sui quali investire per avere un vantaggio competitivo nei mercati internazionali.

Essere al fianco di realtà come il Gruppo Space Factory – ha commentato Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania – significa credere in un Sud che sperimenta, osa e costruisce futuro. La Campania è stata tra le prime regioni italiane ad aver investito concretamente nella Space Economy, sostenendo chi trasforma la ricerca in impresa e l’innovazione in capacità industriale. Questo risultato conferma la forza di un ecosistema che sa dialogare con le agenzie nazionali, le università e il mondo produttivo, portando nello spazio il talento e la capacità tecnologica del nostro territorio”.

Nei minilaboratori saranno effettuati gli esperimenti GAIA e ASTROGUT, ideati rispettivamente dall’Università La Sapienza di Roma e dall’Università Federico II di Napoli. GAIA controllerà la crescita del germe di grano utilizzando come substrato il suolo terrestre e quello lunare. L’esperimento si prefigge lo scopo di valutare la possibilità di coltivazione in ambiente lunare e, in quello futuro, marziano per la coltivazione di cibo per gli astronauti e, soprattutto per lo sviluppo di sistemi bio-rigenerativi. ASTROGUT monitorerà il ciclo di vita del probiota intestinale per lo studio della fisiologia umana in ambiente spaziale.

I due MiniLab 3.0 saranno imbarcati sul microsatellite IREOS-0/Amalia, ideato dal Gruppo Space Factory il cui lancio sarà finanziato da ASI. Il nome Amalia è stato dato in onore della scienziata italiana Amalia Ercoli Finzi, prima ingegnera aerospaziale italiana e pioniera nel campo delle scienze e tecnologie spaziali. Durante la missione orbitale saranno attivati gli esperimenti controllati da Terra dagli scienziati, per la prima volta, tramite un semplice tablet o smartphone.

Il Presidente dell’ASI, professor Teodoro Valente, e il managing director della Space Division di Leonardo, Massimo Comparini in visita presso il gruppo Space Factory osservano il prototipo di IREOS

Terminate le attività di sperimentazione si avvieranno le attività per la certificazione in orbita dei sottosistemi del microsatellite, a partire dal meccanismo di apertura dello scudo termico flessibile IRENE®.

IRENE® è una tecnologia innovativa proprietaria del Gruppo Space Factory che permetterà ai satelliti di rientrare integri dallo spazio e di essere recuperati per la successiva missione. Attualmente i MiniLab sono inseriti nel Marketplace dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA, rendendo la società fornitore ufficiale in Europa dei servizi biopharma e life-sciences in orbita.

Per Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale della Campania – DAC “il successo di ALI SpA, tra i soci fondatori del Distretto Aerospaziale della Campania è un risultato di grande valore per tutto il sistema aerospaziale campano. È il frutto delle competenze di ALI e del Gruppo Space Factory nel campo della sperimentazione spaziale e della Space Economy, ma anche risultato concreto della capacità, propria del Distretto, di fare sistema, creando quelle sinergie virtuose tra imprese, università e ricerca che rendono la Campania un punto di riferimento nel settore a livello europeo”.