Presentato in conferenza stampa il progetto definitivo del Nuovo Santobono, opera finanziata all’interno dell’Accordo di Coesione della Regione Campania.
IL PROGETTO
Il progetto definitivo del Nuovo Santobono è quello di un grande polo pediatrico, una infrastruttura sanitaria che supera il concetto tradizionale di “ospedale”, un luogo dove architettura, design e sostenibilità ambientale si integrano con il concetto stesso di cura.
La costruzione della cittadella ospedaliera pediatrica più grande d’Italia rivoluzionerà l’assistenza a bambini e adolescenti per i prossimi 30 anni e sarà in grado di competere con le maggiori strutture europee.
Progettato a misura di bambino, accessibile ed inclusivo, caratterizzato dall’attenzione ai percorsi, ai colori e ai suoni; con spazi destinati all’accoglienza del bambino e della sua famiglia; con una offerta assistenziale organizzata per livelli progressivi di intensità di cura e articolata in aree funzionali omogenee per complessità tecnologica e approccio ultraspecialistico.
Un “green hospital”, che arricchisce il patrimonio architettonico contemporaneo della città; fortemente integrato dal punto di vista paesaggistico con l’Area Est di Napoli e con l’intero territorio metropolitano, e che propone un polmone verdi fruibile dalla cittadinanza e la realizzazione di aree giochi, orti urbani e di una fattoria didattica.
Un grande polo tecnologico che coniuga innovazione e ricerca, con factory dedicate alla produzione di cellule, tessuti, organoidi, farmaci, protesi digitali e meccaniche e con una software house interna orientata all’integrazione della intelligenza artificiale.
Un ospedale in costante dialogo con i servizi sanitari territoriali e al centro della rete pediatrica regionale: una centrale operativa per l’ Ospedale Virtuale per le attività di telemedicina, teleconsulto e telemonitoraggio, che porta l’ospedale fuori dalle sue mura, direttamente a casa dei pazienti, per una nuova visione della cura, dai primi giorni di vita alla fine dell’adolescenza.
I NUMERI
Con una superficie di 85mila metri quadrati, il Nuovo Santobono avrà 437 posti letto, di cui 60 di area critica per le degenze di terapia intensiva e semi intensiva e 78 dedicati alla degenza diurna.
Duecento stanze di degenza ordinaria, in gran parte singole dotate di un dispositivo tecnologico interattivo e multifunzione per l’intrattenimento, la consulenza multidisciplinare, le informazioni cliniche e di servizio.
Percorsi assistiti, sia attraverso indicazioni tattili-plantari che garantiscano l’orientamento e la sicurezza dei non vedenti sia mediante app di navigazione e di orientamento alla fruizione dei servizi.
La forma superiore dell’edificio ricorda la sagoma del Vesuvio ed è progettata con la volontà di migliorare significativamente l’esposizione delle camere di degenza, permettendo una maggiore tensione verso il panorama esterno e garantendo una maggiore privacy.
L’edificio è attraversato da un Hospital Boulevard al cui interno sono previste zone di umanizzazione e socializzazione: aree culturali ed espositive, per favorire l’ingresso dell’arte in ospedale, spazi commerciali, food court e sale multiculto, Ludoteche e aree di attesa con zone a misura delle differenti fasce di età prese in carico.
Aree verdi ed un “healing garden” integrano lo spazio architettonico con la presenza di patii interni verdi, giardini e terrazze.
Il blocco operatorio è composto da 14 sale operatorie tra tradizionali e ibride progettate per garantire standard di eccellenza nella chirurgia neonatale e pediatrica grazie a sistemi robotici per chirurgia della colonna vertebrale e per la chirurgia urologica, microscopi operatori robotizzati, TAC intraoperatoria, ed un sistema di risonanza magnetica 3T intraoperatoria. In ciascuna sala previsto un sistema di video streaming, per consentire la condivisione in tempo reale di immagini e dati clinici tra specialisti.
INNOVAZIONE E RICERCA
Previsto nel progetto un edificio interamente dedicato alla diagnostica di laboratorio, clinica e sperimentale, in ambito di genetica, di medicina molecolare, di manipolazione cellulare, HLA e citometria.
Un’area è dedicata alla ricerca traslazionale e al programma di sperimentazioni di fase I, previsti un centro per la produzione di organoidi e le biobanche dedicate alla ricerca e terapeutiche per la conservazione di cellule staminali, cute e ossa. Puntiamo sulle Nuove frontiere della bioingegneria, con lo sviluppo di tecnologie a supporto del planning chirurgico, mediante la produzione di modelli anatomici e guide chirurgiche custom-made, assistite da strumenti di intelligenza artificiale e di stampa 3D.
L’area della Diagnostica sarà di ultima generazione con l’installazione di Tre RMN e tre TAC di ultima generazione dotate di algoritmi di intelligenza artificiale per la realizzazione di un centro di diagnostica per immagini di eccellenza.
Previste la Medicina Nucleare, con l’installazione delle più avanzate tecnologie PET TC e SPECT, che consentiranno di individuare con esattezza patologie oncologiche, neurologiche e cardiologiche; la Radioterapia e la Medicina Iperbarica, per assicurare ai pazienti trattamenti mirati e personalizzati, senza la necessità di spostarsi in altre strutture.
Innovazione vuol dire anche sicurezza nella preparazione dei farmaci grazie alla Farmacia robotica con UFA (Unità farmaci antiblastici) e un sistema di produzione automatizzata delle sacche per la nutrizione parenterale.
Importantissima l’area dedicata all’Ospedale virtuale, con la grande Control Room per la telemedicina, il teleconsulto e il telemonitoraggio, per portare l’ospedale direttamente a casa dei pazienti.
AREE DI UMANIZZAZIONE
Prevista la realizzazione di orti urbani ed una educational farm, dove gestire programmi di pet therapy per il recupero emotivo e psicologico dei pazienti, ma anche un’area aperta a tutti, per contribuire al benessere del quartiere, di un asilo e di uno spazio di accoglienza per anziani, una zona a supporto per i dipendenti e le loro famiglie, che consenta la armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro del personale, in gran parte femminile.
OSPEDALE MOTORE DI RIVITALIZZAZIONE DEL CONTESTO URBANO
Un grande progetto di riqualificazione urbana perché l’ospedale non solo si integra con il paesaggio circostante, ma diventa motore di rivitalizzazione del contesto urbano dell’area Est di Napoli e apre le porte alla cittadinanza. Un’area polifunzionale da vivere quotidianamente grazie alla realizzazione di percorsi pedonali, aree gioco per i bambini, aree relax attrezzate con tavoli e panchine.
Un’oasi verde di essenze arboree scelte per delineare il perimetro del parco dell’Ospedale, con alberi ad alto fusto diffusi nel bacino mediterraneo che rendono il parco dell’Ospedale un ecosistema vivo e un bosco urbano per l’intero quartiere.



