Grazie ai fondi della politica di Coesione europea la Regione Campania ha finanziato un’Ecosistema digitale per valorizzare e tutelare il patrimonio culturale regionale.
Il grande archivio digitale, in costante aggiornamento, attraverso il quale è possibile visitare i luoghi della cultura e accedere alle collezioni più prestigiose è stato presentato, nel corso di un convegno, al Padiglione Italia nell’Expo di Osaka.
All’evento hanno preso parte, in presenza, il direttore del Padiglione Italia Andrea Marin e l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo (capo delegazione della Campania), mentre, collegate da remoto sono intervenuti Rosanna Romano, direttore generale per le politiche culturali e il turismo, l’assessore al Turismo, Felice Casucci e Marisa Laurito. L’attrice, che è anche direttrice del teatro della canzone napoletana Trianon, si è soffermata sulla sezione SoNa dell’ecosistema, attraverso la quale è possibile ascoltare brani e navigare tra spartiti e testi. Una sezione espositiva al padiglione Italia a Osaka è dedicata proprio a questa funzione. Altra funzione dell’Ecosistema è anche quella di accogliere l’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. A testimonianza di due saper fare rappresentativi della comunità campana Vincenzo Nicolella e Valter De Bartolomeis e che hanno rispettivamente parlato dell’arte presepiale e di quella ceramista a cui due nicchie dell’ecosistema digitale della Regione Campania sono dedicate.
“Abbiamo i materiali archeologici, bibliografici, storico-artistici, archivistici, cinematografici, la moda, la musica, lo spettacolo dal vivo, gli alberi monumentali che sono all’interno di questo grande contenitore -ha raccontato Rosanna Romano – un grande sistema informativo culturale che è un grande archivio digitale dei beni culturali dove sono contenute e descritte le schede catalografiche su cui raccogliere tutte le informazioni necessarie”.
“La Regione ha capito lo spirito del nostro padiglione”, ha affermato il direttore del Padiglione Italia Andrea Marin. Quello spirito che “noi sintetizziamo con un’espressione, pensare con le mani, cioè l’unione tra la tradizione e lo sviluppo”, ha aggiunto Marin.
Attraverso l’ecosistema digitale della Cultura e le installazioni, a tema, realizzate i visitatori vengono spinti a fare l’esperienza immersiva che permette di visitare un museo, avvicinarsi a un monumento, planare su aree archeologiche. Uno stimolo a usufruire di una azione di digitalizzazione che consente a chiunque l’accesso da remoto alle opere, favorendo la conoscenza e lo sviluppo di servizi basati su dati aperti e interoperabili.