Quarantaquattro progetti culturali, di cui 34 originali, 150 eventi distribuiti su 330 giorni di programmazione, 350 artisti provenienti da 45 Paesi del mondo, oltre 2000 cittadini coinvolti e la rigenerazione di 7 luoghi simbolo dell’isola: con questi numeri prende il via la straordinaria avventura di Procida che per un anno diventa la Capitale italiana della Cultura 2022. L’avvio è previsto per il 22 gennaio con una grande cerimonia d’apertura di 8 ore ispirata ai miti del mare: dalla partenza sulla terraferma fino all’approdo sull’isola attraverso le acque del Golfo di Napoli.
Saranno dodici mesi intensi (la chiusura è prevista per il 22 dicembre 2022) tra dibattiti, mostre, incontri culturali, eventi di teatro, cinema, letteratura, musica.
Il programma, illustrato a Palazzo Santa Lucia, parte da un tema, “La cultura non isola”, che è quello con cui Procida si è imposta sullo scenario nazionale, ottenendo l’importante riconoscimento di capitale culturale, e ha già attirato l’attenzione di grandi network dell’informazione mondiale come il New York Times, la CNN, The Guardian e recentemente il National Geographic. Una tema che si articola attraverso cinque verbi e altrettante sezioni: Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova.
L’isola diventa così luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza. Qui si incontreranno, in un anno di grandi appuntamenti, artisti provenienti da ogni parte del pianeta per dialogare e costruire insieme nuovi linguaggi d’arte. Lo faranno alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, a “The Tending of the Otherwise” con 25 giovani artisti dell’area euromediterranea e Is.Land, a “Echi delle distanze” con musicisti delle isole di tutto il mondo, con “Amìh” e la creazione di uno spettacolo musicale per orchestra e teatro da portare in tournée nelle più importanti città italiane.
Ma Procida sarà pronta anche a raccontarsi attraverso la testimonianza dei suoi stessi cittadini. Saranno “Voci al vento” quelle dei viaggiatori; voci chiamate a interpretare le pagine di capolavori come “L’immortale” di Jorge Luis Borges in Happening of Human Books; voci giovani come quelle di Restart from the future.
Nel programma ci sarà attenzione ai grandi temi dell’umanità, come quelli dell’ecosostenibilità e dell’inclusione, a cui sono dedicati eventi ad hoc. Grande spazio per la Storia e per l’arte con mostre organizzate in collaborazione con Musei e parchi archeologici campani (I Greci prima dei Greci) e la partecipazione di artisti di fama nazionale e internazionale. Tra i nomi Jan Fabre, Andrea Anastasio, Francesco Arena, Foma Fantasma, Mimmo Jodice.
Non mancheranno poi teatro, cinema, letteratura, musica. E anche qui eventi di primo piano: MarEtica (8-11 settembre) con l’imprimatur di Alessandro Baricco, il Premio Isola di Procida – Elsa Morante e Il Vento del Cinema (2-5 giugno) con l’approdo sull’isola di big del calibro di Gabriele Mainetti, Mario Martone, Alice Rohrwacher, Carlo Verdone, Paolo Virzì, Marco Bellocchio e tanti altri, Oper(A)mare (3 e 25 giugno) con il Coro della Fondazione Teatro San Carlo, diretto da José Luis Basso.
“Per noi è una grandissima sfida – ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – Ci siamo preparati in maniera seria e anche in questo caso vorrei che emergesse un’immagine della Campania completamente diversa da quella che per decenni è stata trasmessa. Vorrei che la Campania emergesse come terra ormai in grado di accettare pienamente la sfida dell’efficienza, del rigore e dell’organizzazione”.
Una sfida su cui la Regione ha puntato tanto, programmando investimenti per oltre 8,7 milioni di euro, destinati allo sviluppo del programma culturale, alla realizzazione di interventi integrativi e complementari e a opere infrastrutturali di rilievo come la riqualificazione di Palazzo d’Avalos. Inoltre, la Regione ha assicurato il potenziamento dei trasporti via terra e via mare nonché dei servizi sanitari. Obiettivo è quello di una manifestazione sicura anche dal punto di vista della lotta al covid. Il Ministero della Cultura ha stanziato per Procida Capitale 1 milione di euro.
“Siamo orgogliosi di poter rappresentare l’Italia dei borghi e delle piccole isole, l’intero golfo di Napoli e la Campania e lo faremo con un programma in grado di valorizzare la nostra identità e di lasciare una profonda eredità culturale anche negli anni a venire” ha detto sindaco di Procida Dino Ambrosino che ha ringraziato la Regione senza la quale “non avremmo potuto raggiungere questo traguardo”.
E proprio del programma, il direttore di Procida 2022 Agostino Riitano ha spiegato: “Ci siamo svincolati dagli schemi tradizionali di narrazione di un progetto culturale inteso come intrattenimento, piuttosto abbiamo raccontato i processi di innovazione sociale dando centralità alla vita urbana orientata dalla cultura. Siamo consapevoli di avere generato in questi mesi di duro lavoro un importante attrattore culturale: per questa ragione abbiamo lavorato per attuare una politica pubblica di sviluppo locale a base culturale e non un mero evento, seppur grande”.