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Leader e rappresentanti locali e regionali di tutta Europa si sono riuniti a Mons (Belgio) per definire l’agenda per il futuro dell’Europa. Sindaci, governatori regionali e consiglieri locali hanno ribadito l’intenzione di tradurre le politiche europee in azioni tangibili sul territorio e la determinazione nell’affrontare le sfide dell’Unione a livello locale.

La “dichiarazione di Mons” delinea le priorità delle regioni e delle città per un futuro più forte, più equo e più resiliente per l’Europa.
Questi i punti chiave della Dichiarazione di Mons:

  1. Promuovere gli investimenti pubblici: sono necessarie maggiori risorse di bilancio per affrontare le sfide attuali e future. Gli investimenti dovrebbero essere guidati dal principio “non nuocere alla coesione” e riconoscere che la politica di coesione deve continuare a essere lo strumento più importante e visibile dell’UE per ridurre le disparità, rafforzare la competitività dell’Unione e catalizzare una trasformazione innovativa a lungo termine;
  2. Soluzioni locali per gli obiettivi climatici: gli enti locali e regionali dovrebbero avere accesso diretto ai finanziamenti dell’UE per sviluppare soluzioni innovative che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, al conseguimento della neutralità climatica e alla promozione dello sviluppo sostenibile e della prosperità economica;
  3. Rispondere alle esigenze regionali: tutte le politiche dell’UE dovrebbero promuovere le pari opportunità, combattere la povertà, favorire l’occupazione e garantire la parità di genere in tutte le regioni, comprese quelle rurali, urbane e ultraperiferiche, riconoscendone le diverse caratteristiche;
  4. Allargamento dell’UE e riforme: i leader regionali e locali dovrebbero essere associati alla preparazione delle riforme dell’UE e nel processo di allargamento. La preparazione dell’allargamento con tutti i paesi candidati all’adesione dovrebbe basarsi sul principio di partenariato e promuovere la governance multilivello e il decentramento;
  5. Sussidiarietà attiva: il Comitato europeo delle regioni dovrebbe svolgere un ruolo più incisivo nella struttura istituzionale e nel processo legislativo dell’UE. Nelle future riforme dell’Unione, il livello locale e regionale della democrazia europea dovrebbe essere rafforzato attraverso riforme intese a garantire una sussidiarietà attiva.

Prima dell’adozione della Dichiarazione di Mons, in una sessione del vertice dedicata alle elezioni europee, i leader dei gruppi politici del Parlamento europeo e diversi dei loro capilista si sono rivolti ai rappresentanti politici locali e regionali. Promuovere l’impegno democratico e contribuire a un dibattito pubblico aperto sulle sfide e sulle opportunità dell’UE sono i principali obiettivi dell’azione del CdR per sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza del voto per le elezioni di giugno.

La dichiarazione adottata al vertice rappresenta la posizione delle regioni e delle città nei confronti dei leader delle istituzioni dell’UE e dei capi di Stato e di governo, che si riuniranno a Bruxelles il 21 e 22 marzo, a poche settimane delle elezioni europee.