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L’Obiettivo strategico 4 della Politica di coesione sostiene progetti volti a realizzare un’Europa più sociale e inclusiva attuando il Pilastro europeo dei diritti sociali.

L’Unione europea è basata sui valori della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, inclusi i diritti delle minoranze. In linea con questo, l’UE sta compiendo sforzi enormi per combattere le discriminazioni di qualsiasi natura e per migliorare la parità di trattamento di tutti gli europei, tra cui la parità di genere, l’integrazione dei migranti e l’accessibilità per le persone disabili.

L’Articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea chiarisce che qualsiasi discriminazione basata sul sesso, la razza, il colore della pelle, la nazionalità, l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o il credo, l’opinione politica o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la proprietà, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale è contraria ai valori di un Modello Europeo di Società e sarà vietata nell’UE. In linea con questo, i 20 princìpi del Pilastro europeo dei diritti sociali stanno guidando l’UE verso una forte Europa sociale che sia giusta, inclusiva e piena di opportunità per tutti. Questo modello prevede pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e il diritto a un’adeguata protezione sociale e all’inclusione. Il conseguente Piano d’azione assicurerà il raggiungimento di tre obiettivi ambiziosi fino al 2030. Il primo è avere almeno il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni attivo nel mercato del lavoro; il secondo è avere almeno il 60% di tutti gli adulti impegnati in attività di formazione ogni anno e il terzo è ridurre il numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale di almeno 15 milioni.

Riferimenti utili