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M.I.T. (MEET ITALIAN BRANDS) è l’evento dedicato alla Moda e al Design e al made in Italy che, dal 22 al 24 gennaio, ha permesso a 80 aziende campane (abbigliamento, accessori, calzature e pelletteria) d’incontrare 130 operatori e buyer provenienti da 35 paesi che, nel corso della tre giorni, hanno svolto incontri B2B con le aziende presenti.

L’evento, organizzato dal Tavolo regionale della Moda e del Design – MODEC, sostenuto dalla Regione Campania, ha visto la Mostra d’Oltremare come soggetto attuatore, Confindustria Campania e CIS-Interporto Nola in qualità di promotori, e si è avvalso della collaborazione dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE).

Grande la presenza istituzionale nella giornata inaugurale, a partire dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Marchiello, a testimonianza del ruolo strategico che la filiera moda riveste in Italia, in generale, e in Campania in particolare.

Un settore quello della moda che vede la Campania seconda solo alla Lombardia per numero di aziende del settore. Ma la moda in Campania significa un comparto molto variegato e ricco. Tessile, conciario, abbigliamento, arte orafa, corallo. Cultura e storia dell’eleganza.

La Regione Campania con i fondi della politica di Coesione nella programmazione 2014-2020 ha investito su tre filiere per sostenere le aziende del settore moda: sostegno al credito, formazione e internazionalizzazione e su questa linea proseguirà anche nel 2021-2027.

Per quanto riguarda il sostegno al credito si proseguirà con gli strumenti che consentono alle imprese di ottenere investimenti a tasso agevolato, a fondo perduto o a ottenere garanzie pubbliche per l’accesso al credito (è il caso della best practice basket bond di Sviluppo Campania). Per quanto riguarda la formazione la Regione Campania ha sostenuto la creazione di ITS (Istituti Tecnici Superiori) di cui due dedicati alla qualificazione di giovani campani quali operatori calzaturieri e dell’abbigliamento. Si raggiunge così un duplice obiettivo contrastare la dispersione scolastica e creare figure professionali.  Mentre per quanto riguarda l’internazionalizzazione verranno sostenute le iniziative che consentiranno alle aziende campane di ampliare il proprio giro di affari all’estero.

La moda inoltre beneficia anche di un’attenzione “rafforzata” da parte della Regione Campania in quanto essa è parte di uno dei dieci Ecosistemi della Strategia di Specializzazione Intelligente della Campania e, come spiega Sergio Negro, Autorità di Gestione del PR Campania FESR 2021-2027, beneficia di una serie di attività di animazione, di cui M.I.T. è parte, e di supporto aggiuntive proprio in virtù del vantaggio competitivo che dovrebbe portare al territorio.

Un sistema che beneficia di una serie di iniziative trasversali, come spiega Raffaella Farina,  Direzione Generale per lo Sviluppo economico e le Attività produttive della Regione Campania in grado di favorire investimenti strategici ed efficientamento energetico, ad esempio.

Tanti sforzi per un sistema che, a detta di Carlo Palmieri, vicepresidente del Sistema Moda Italia, abbisogna di una maggiore aggregazione.

Ed infatti, proprio quello che sottolinea Daniela Michelino, Dirigente di staff della Direzione regionale Attività produttive della Regione Campania, come successo della manifestazione è proprio la grande intesa che si è avuta nell’organizzare questo tipo di iniziativa.

Un percorso che è in linea con le strategie individuate dalla Regione Campania e dal Tavolo Regionale della Moda e del Design ha prodotto un marchio unico come ha spiegato la professoressa Patrizia Ranzo dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Un settore affamato di forza lavoro pronto ad accogliere anche chi è fuoriuscito dal mercato del lavoro, a patto che venga opportunamente formato, come ci spiega Michele Raccuglia responsabile ANPAL Servizi macroarea sud jonica.

Una formula vincente quella del M.I.T. che grazie alla piattaforma internet “365 SMART” realizzata da ITA-ICE  e promossa presso la rete dei 78 uffici esteri ICE con un sito dedicato sul quale sono state create delle vetrine digitali dedicate ad ogni singola azienda partecipante ha permesso di rendere particolarmente utile l’incontro B2B in fiera come sottolineato da Maria Caputo, amministratore delegato Mostra d’Oltremare.

Un commento che trova conferma nelle parole delle aziende che, già nella prima giornata di M.I.T. hanno confermato la bontà degli incontri svolti.

Nell’ambito di MIT-Meet Italian Brands, inoltre, si è tenuto, presso la Fondazione Mondragone, un convegno dal titolo: Etica ed estetica nella Moda: cerco un altro corpo. Un momento di riflessione dedicato al fenomeno del body shaming durante il quale si è parlato della rappresentazione del corpo e del ruolo che la moda, nella sua accezione più ampia, svolge nel rappresentare e costruire un immaginario nel quale uomini e donne cercano di interpretare la loro individualità. Alla giornata di incontri e dibattiti hanno preso parte, l’attrice Valeria Marini, Maria D’Elia, presidente Museo della Moda – Fondazione Mondragone, Pina Pirozzi, Fashion Designer, Nino Daniele – Filosofo, Giuseppe Sito – Chirurgo plastico, Maria Rita Parsi – Psicoterapeuta, Almerina Bove – Capo di Gabinetto della Regione Campania, Armida Filippelli, assessore regionale alla Formazione professionale e Antonio Marchiello, assessore Attività Produttive e Lavoro della Regione Campania.