Politica di Coesione

I cittadini europei vogliono che le loro regioni contino di più

Presentato il primo Barometro locale della UE. L’iniziativa del Comitato europeo delle regioni, pubblicata per la prima volta nel 2020 e presentata durante la Settimana europea delle regioni e delle città, riunisce dati e analisi provenienti da un ampio spettro di fonti, compresi punti di vista nuovi e specifici derivanti dal lavoro del Comitato stesso e dai suoi partenariati con altri soggetti.  Questa prima edizione, pubblicata il 12 ottobre 2020, si concentra sull’impatto della pandemia di Covid-19.

Dalla crisi Covid-19 al ruolo degli Enti locali per una nuova Europa.

Il costo della pandemia di Covid-19 per le regioni, le città e i piccoli comuni dell’UE è stato analizzato dal primo Barometro annuale locale e regionale dell’UE. Il documento è stato discusso dal presidente del Comitato delle Regioni Apostolos Tzitzikostas e dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Nel documento è rappresentato l’impatto che la pandemia da COVID-19 sta avendo sulle regioni, sulle città e sui villaggi d’Europa. Gli enti regionali e locali dell’UE sono stati in prima linea nell’affrontare la crisi sanitaria e nel garantire la sicurezza delle persone. La relazione mostra come essi siano anche fondamentali per la ripresa economica. La relazione (qui un estratto in italiano) mette in evidenza l’impatto sulle persone più vulnerabili nelle nostre comunità e presenta nuovi dati relativi all’opinione pubblica su tali questioni, risultanti da sondaggi effettuati meno di un mese prima della pubblicazione.

Nel report da un lato si raccolgono le preoccupazioni da parte delle amministrazioni locali circa una la diminuzione della ricchezza della popolazione che si tradurrà, inevitabilmente in una diminuzione del gettito fiscale.

Viene inoltre analizzata la crisi del settore turistico e la situazione sanitaria nelle varie regioni d’Europa.

Si calcola il danno del settore turistico e la possibilità di accedere all’istruzione in tempi in cui le scuole faticano a lavorare in presenza. Per questo motivo la possibilità di accedere a connessioni digitali stabili diviene sempre più importante.

Impatti economici, sanitari e sociali che pongono l’Europa e le comunità che la compongono di fronte a una duplice sfida. Da un lato la capacità dell’Europa di ripensare se stessa per superare la crisi in atto. Dall’altra una nuova percezione del ruolo della politica locale che può ristabilire la fiducia nell’Europa. Più della metà degli europei ha fiducia negli enti regionali e locali. Una fiducia che è stata confermata anche nelle recenti elezioni regionali che hanno premiato le amministrazioni che meglio sono riuscite a gestire la crisi in atto.

Gli europei vorrebbero che gli enti locali e regionali avessero più influenza a livello dell’UE in molti settori: la salute (45 %), l’occupazione e gli affari sociali (43 %), l’istruzione, la formazione e la cultura (40 %) sono i settori più citati. Il 58 % dei rispondenti (cui corrisponde una percentuale maggioritaria in ogni Stato membro) pensa che attribuire maggiore influenza agli enti locali e regionali avrà un impatto positivo sulla capacità dell’UE di risolvere i problemi. Sempre più persone sembrano rendersi conto della necessità di costruire il futuro dell’Europa con le regioni e le città e i piccoli comuni, non solo con gli Stati membri e con Bruxelles.