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Ciclo delle Acque. Governance, depurazione e autosufficienza idrica

Il ciclo integrato delle acque in Campania è stato al centro dell’ultima giornata degli Stati Generali sull’Ambiente, svoltosi alla stazione Marittima di Napoli, nell’ambito del Green Med Symposium promosso da Ecomondo e Ricicla.tv.

La risorsa idrica gioca un ruolo centrale per il benessere delle persone, del sistema agroalimentare e di quello industriale, per questo motivo la Regione Campania è impegnata in progetti di ammodernamento delle reti di distribuzione e approvvigionamento e di disinquinamento.  

Nel corso della giornata, introdotta dal vicepresidente, con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola e conclusa dal presidente Vincenzo De Luca l’attenzione si è focalizzata su alcuni aspetti.

Fulvio Bonavitacola

Quello normativo, con la presentazione, da parte del presidente dell’Ente Idrico Campano Luca Mascolo, dei risultati derivanti dall’istituzione della legge regionale 15, approvata nel 2015, che ha dato una nuova Governance al ciclo integrato delle acque. 

Luca Mascolo

Per quanto riguarda i progetti Vera Corbelli, segretario generale Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, ha presentato le iniziative in corso presso la diga di Campolattaro, in provincia di Benevento, inserita tra i dieci progetti strategici della Campania nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Vera Corbelli

Massimo Lamperti, presidente di Suez Italia, ha invece presentato le innovazioni realizzate presso l’impianto di Cuma, uno dei cinque impianti di depurazione che compongono il progetto di Risanamento ambientale e valorizzazione dei Regi Lagni, all’interno del quale, dopo una completa rifunzionalizzazione, è stato introdotto un innovativo modello di trattamento, riutilizzo e smaltimento dei fanghi di depurazione.

Massimo Lamperti

Agli Stati Generali dell’Ambiente in Campania, nella giornata in cui si è parlato di acqua non poteva mancare una delle principali sfide in atto per la Regione: la riqualificazione ambientale del fiume Sarno. Il direttore generale Ufficio Grandi Opere – Regione Campania, Sergio Negro, ha rappresentato la complessa strategia in atto. La Regione sta lavorando su tre versanti, la riduzione del rischio idraulico con la pulizia di argini, fondali e vasche di laminazione; il disinquinamento con l’eliminazione di scarichi diretti nel fiume e con la realizzazione di barriere galleggianti per rimuovere i rifiuti e la depurazione con il completamento delle reti fognarie e il collegamento di tutte le acque negli impianti di depurazione che saranno adeguati e potenziati. 

Sergio Negro

Il presidente De Luca nella sua conclusione ha voluto fare un preciso riferimento al ruolo che l’acqua avrà sulla tenuta democratica del pianeta, precisando che per la risorsa idrica sono necessarie azioni politiche di medio, lungo e lunghissimo periodo.  Un richiamo a un’azione politica che deve essere in grado di anticipare quelle che saranno le necessità del territorio per migliorare e garantire la fornitura di acqua pubblica a cittadini, imprese e agricoltori; convogliare e collettare tutti i reflui verso impianti di depurazione sostenibili il che consente anche la piena balneabilità delle coste; essere in grado di gestire le criticità attraverso strutture, anche normative, agili.

Vincenzo De Luca