Politica di Coesione

Relazione sulla Coesione: verso il 2050

Pubblicata l’ottava relazione sulla coesione, che illustra i principali cambiamenti a livello di disparità territoriali nel corso del decennio passato e il modo in cui le politiche hanno influenzato tali disparità. Essa sottolinea il potenziale delle transizioni verde e digitale come nuovi motori di crescita per l’UE, ma sostiene che senza azioni politiche adeguate potrebbero sorgere nuove disparità economiche, sociali e territoriali. Infine essa propone una riflessione su come la politica di coesione dovrebbe evolversi per rispondere a queste sfide e in particolare su come garantire che approcci basati sul territorio, multilivello e guidati da partenariati continuino a migliorare la coesione, sfruttando le sinergie e integrando gli obiettivi di coesione all’interno di altri strumenti e politiche.

Qui la versione integrale della relazione sulla coesione: la coesione in Europa in vista del 2050

Dalla relazione emerge un quadro dove tra le regioni meno sviluppate d’Europa sono le orientali quelle che stanno recuperando terreno rispetto, mentre quelle nell’Ue meridionale e sud-occidentale hanno sofferto la stagnazione e il declino economico.

Tuttavia, se i salari reali cresceranno più velocemente della produttività, il rendimento degli investimenti nelle infrastrutture diminuirà e i vantaggi in termini di bassi costi si ridurranno, soprattutto nei settori dei beni scambiabili. Per evitare in futuro una “trappola dello sviluppo”, le regioni meno sviluppate dovranno promuovere l’istruzione e la formazione, aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione e migliorare la qualità delle proprie istituzioni.

Diverse regioni a reddito medio e meno sviluppate, soprattutto nell’UE meridionale, hanno registrato una stagnazione o una contrazione dell’economia (cartina 1) e questo indica che si trovano in una trappola dello sviluppo (cartina 2). Molte di esse sono state colpite dalla crisi economica e finanziaria nel 2008 e da allora hanno problemi a riprendersi. Per una crescita a lungo termine occorreranno riforme del settore pubblico, un miglioramento delle competenze della forza lavoro e una più forte capacità innovativa.

Cartina 1
Cartina 2

“L’ottava Relazione sulla coesione mostra chiaramente l’importanza della politica di coesione nel promuovere la convergenza e ridurre le disuguaglianze tra paesi e regioni dell’Ue – ha dichiara la commissaria per la Coesione Elisa Ferreira -. Grazie alla mappatura delle aree in cui gli Stati membri e le regioni devono fare di più e meglio, la relazione ci consente di imparare dagli insegnamenti del passato per essere meglio preparati alle sfide del futuro. Dobbiamo accelerare l’adozione e l’attuazione dei programmi della politica di coesione per il periodo 2021-2027 in modo da poter continuare a sostenere le regioni nella ripresa dalla pandemia, raccogliere tutti i benefici della transizione verso un’Europa verde e digitale e realizzare una crescita a lungo termine”.